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MARTA CZOK

archīvum
A cura di Jacek Ludwig Scarso
Coordinamento di Lucia Miarelli

Palazzo Mathis

Dall'8 Settembre al 24 Novembre 2024
PIAZZA CADUTI PER LA LIBERTA' 20,12042 - BRA (CN) 
Orari: lunedì/martedì/giovedì 9.00-12.30 / 15.00-17.30  mercoledì/venerdì 9.00-12.30
sabato/domenica 10.00-12.30 / 15.00-17.30

Note Curatoriali

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Le opere di Marta Czok, artista di stampo internazionale nata a Beirut (1947) da rifugiati politici polacchi, cresciuta a Londra e, fin dagli anni settanta, italiana di adozione, hanno da sempre incuriosito il pubblico nella loro capacità di ritrarre scene sociali che vanno dalla semplice quotidianità alle problematiche globali più complesse: la migrazione, la guerra e le lotte di classe.

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Nel 2020, la Fondazione Marta Czok nasce con l’intento di promuovere lo studio e la disseminazione di questo lavoro. Con una Collezione Permanente nel centro storico di Castel Gandolfo e un nuovo Project Space a Venezia, la progettazione della Fondazione integra uno sguardo retrospettivo sulle opere dell’artista, dagli inizi degli anni ottanta fino ai giorni odierni, con collaborazioni artistiche sul piano nazionale e internazionale, attraverso le quali il lavoro può generare nuovi spunti di dialogo e nuove opportunità di sperimentazione.

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Il concetto di ‘archivio’ è fondamentale in questa missione. Creare un archivio di un artista non significa soltanto preservarne le opere per il futuro, ma anche esplorare il percorso di vita che ha dato origine a tali opere, legandole l’una con l’altra in svariati itinerari tematici. Ogni opera è un documento assestante, ma anche parte di un compendio di memorie fatte, in questo caso, di immagini e di narrative che si intrecciano l’una con l’altra, come fossero rami di un albero – esso stesso un simbolo che troviamo frequentemente nelle opere di Marta Czok.

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Per Palazzo Mathis a Bra, tale concetto diventa lo stimolo per una esposizione retrospettiva che guarda all’operato complessivo dell’artista, risaltando dei momenti particolari attraverso una selezione di quattro tematiche: AURUM (raffigurazioni in oro), CIVITAS (scene di vita sociale), VENUS (raffigurazioni femminili),  URBS (paesaggi urbani). Secondo queste tematiche, si esplorano opere che attraversano decadi di lavoro, estrapolando nuove connessioni tra di esse e marcandone l’attualità rispetto al presente.

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Archivum continua la progettistica della Fondazione Marta Czok del 2024, dopo l’apertura del ciclo De Innocentia presso il Palazzo di Vicolo Valdina alla Camera dei Deputati e il ciclo Urbe per Palazzo Montecitorio del Parlamento. L’esposizione va a complementare la mostra EX_PATRIA a Venezia in occasione della Sessantesima Biennale Arte, patrocinata dall’Ambasciata di Polonia.

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Marta Czok, Albero, 2024
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Marta Czok, Galileo, 2023
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